Vittoria pesantissima per il Milan, che sbanca l’Olimpico di Torino grazie al gol vittoria di Gennaro Gattuso, goleador per una notte. Tre punti meritati per i rossoneri, che controllano la scena in scioltezza senza subire un solo tiro in porta. I guanti di Abbiati, infatti, sono più che mai puliti. Prestazione di carattere, dunque, quella del Milan, che porta a casa l’ennesimo successo fondamentale per il proseguo della stagione.
Il Milan non ha quasi mai trovato vita facile a Torino contro la Juventus e, come tradizione comanda, anche l’ultima notte dell’Olimpico non è stata affatto una passeggiata di piacere. Il Diavolo si è presentato di fronte ai bianconeri senza l’uomo più in forma del momento: Alexandre Pato, mattatore contro Chievo e Napoli, ha dovuto dare forfait per un attacco influenzale, tornando a Milano insieme a Massimo Oddo, con cui ha condiviso il destino febbrile. Massimiliano Allegri ha puntato su Antonio Cassano, considerando anche l’incombente sfida di Champions League contro il Tottenham. L’undici di Delneri, a differenza delle ultime gare sottotono, ha iniziato il match con un buon piglio, preoccupandosi di chiudere gli spazi al Milan e cercando di sfruttare le ripartenze: una “missione” riuscita a metà, in quanto la fase difensiva juventina ha funzionato abbastanza bene, mentre quella offensiva ha latitato per quasi tutta la durata del match. Il Milan, nonostante la fisicità bianconera, è riuscito a creare qualche nitida occasione anche nel primo tempo: Ibrahimovic e Cassano, infatti, hanno avuto nei piedi due palloni d’oro per sbloccare il match già in apertura. Un’altra “tegola” si è poi abbattuta sull’andamento del match di sponda milanista: Kevin-Prince Boateng, toccato duro da Felipe Melo alla mezz’ora, ha lasciato il campo durante l’intervallo a causa di una distorsione alla caviglia. Robinho, che in condizioni normali avrebbe sostituito l’ex blucerchiato, è subentrato al posto dell’incursore ghanese, posizionandosi sulla trequarti campo. Nonostante un dominio territoriale rossonero, la rete è latitata anche nella ripresa, fino a ciò che può essere definito come una sorta di “miracolo”: Gennaro Gattuso, che non segnava in Serie A dal 2008, ha ricevuto al 23′ una splendida sponda di Ibra e ha colpito a rete dal limite dell’area. Gianluigi Buffon, nonostante il tiro non fosse irresistibile, non è riuscito a deviare in maniera decisiva il pallone, sancendo la prima rete in Campionato del Capitano calabrese. Una gioia irrefrenabile dentro e fuori dal campo: un guerriero, con un feeling poco intenso col gol, ha sbloccato una gara insidiosisissima contro la Juventus, un’avversaria di tutto rispetto nonostante le ultime evidenti difficoltà. La rete del roccioso “Ringhio” ha messo in ginocchio i bianconeri che, tranne nel forcing finale, non hanno mai creato sussulti in area milanista. Il Diavolo avrebbe potuto anche chiudere il match, ma la stanchezza ha forse impedito lucidità nei metri finali. Dopo quattro interminabili minuti di recupero l’undici di Allegri ha potuto festeggiare una vittoria di importanza…… straordinaria, decisa dalla rete di un vero e proprio insospettabile che, oltre al solito lavoro instancabile in mezzo al campo, è riuscito a iscrivere il suo nome nel tabellino dei marcatori. Una bella rinvincita per Gattuso che, dopo il faccia a faccia con Joe Jordan, aveva dovuto ingoiare tante ingiurie forse esagerate: grazie Rino, instancabile cuore in mezzo al campo
DEDICATO A RINGHIO POLMONE ROSSONERO: Dal fango e dalla brutta figura europea al gol che potrebbe rappresentare il crocevia per lo scudetto. E’ bastato un tiro di sinistro su ottima incursione in area a eleggere Gennaro Gattuso sugli altari delle cronache. La conclusione non irresistibile del capitano milanista, una delle tante che prova ogni partita senza mai ottenere grossi risultati, si è insaccata alle spalle del numero uno bianconero sbloccando una partita che sembrava incanalata sui binari della parità, fortemente condizionata dagli errori sottoporta di Zlatan Ibrahimovic e Antonio Cassano che, nella prima frazione di gioco, si sono letteralmente mangiati due gol pressoché fatti. Ci sono voluti tre anni e due mesi per tornare a vedere il nome di Gattuso nel tabellino dei marcatori, l’ultima volta risaliva infatti ad un’Atalanta-Milan finita 2-1 per gli orobici, gara che rappresentava il recupero di quella sospesa dopo l’omicidio Sandri quando, in quel di Bergamo, si scatenò la guerriglia tra tifosi e polizia. La corsa verso la curva, l’abbraccio dei suoi compagni e quel sorriso tipico di chi ha visto numerosi sforzi coronati con la prima gioia personale, dopo anni e chilometri sul groppone, è il simbolo di questo Milan coriaceo e che, da due partite a questa parte, ha fatto vivere ad Abbiati 180’ minuti da puro spettatore. Complimenti a Rino, un gol non bellissimo ma pesantissimo che consegna la quarta vittoria consecutiva in campionato.